Tragedia a Ischia: una donna ucraina muore dopo ore di agonia in un dirupo. Arrestato il compagno di origini russe per maltrattamenti e omissione di soccorso.
Una donna ucraina è stata trovata senza vita dopo una notte di agonia in un dirupo a Ischia, nel comune di Barano.
La drammatica storia ha scosso profondamente la comunità locale, portando all’arresto del compagno russo, accusato di maltrattamenti e omissione di soccorso.
Le indagini, come riportato da La Stampa, hanno rivelato una relazione costellata di abusi e minacce, culminata in un tragico epilogo.
Trovato il cadavere di una donna a Ischia: la dinamica dei fatti
La vittima, caduta in un dirupo di circa due metri, ha cercato disperatamente aiuto attraverso messaggi e chiamate al suo compagno.
Nonostante le ripetute richieste di soccorso inviate nel pomeriggio di sabato 13 luglio, il 41enne russo non ha risposto.
Le indagini hanno evidenziato che, nonostante la donna fosse ancora viva quando lui l’ha trovata, ha deciso di lasciarla lì. Le sue parole sono state: “Per la notte lei avrebbe dovuto dormire lì“.
La mattina seguente, la donna è stata trovata senza vita, dopo una spaventosa notte passata nella vegetazione.
Un relazione tossica
Le indagini hanno fatto emergere un quadro inquietante della relazione tra i due. Secondo le testimonianze raccolte, il 41enne ha più volte minacciato e aggredito la compagna.
In un episodio particolarmente grave, l’uomo le ha bruciato i vestiti e l’ha spinta su un fuoco acceso, causandole gravi ustioni.
La vittima era costantemente sotto pressione psicologica, privata della possibilità di vedere i suoi familiari, odiati dal compagno per le loro origini ucraine.
Questo clima di terrore è stato confermato dalla sorella della vittima, che ha riportato insulti e minacce dirette alla famiglia.
A seguito della scoperta del corpo e delle evidenze raccolte, il compagno della vittima è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti e omissione di soccorso.